Pesto, burro, pasta all’aglio orsino: ultimamente troviamo ovunque queste foglie verdi, gustose e dal forte odore di aglio. Gli chef e cuochi amatoriali hanno scoperto che questo tipo di aglio selvatico può essere impiegato con ottimi risultati come spezia e pianta di consumo.
Personalmente lo uso anche come pianta officinale, in particolare per le cure primaverili ricostituenti e rivitalizzanti. Conoscete anche sua sorella, l’Alliaria petiolata? In realtà definirla “sorella” non è propriamente esatto: l’aglio orsino appartiene al genere Allium, mentre l’Alliaria petiolata a quello Alliaria, sebbene entrambi presentino un sapore simile, all’aglio e possono essere preparate in modi analoghi. Inoltre, quando finisce la stagione dell’aglio orsino con la fioritura a maggio, non siamo costretti a rinunciare al piacevole gusto d’aglio perché le foglie dell’Allaria petiolata possono essere raccolte fresche fino all’inizio dell’estate.
Dove cresce?
L’aglio orsino predilige i boschi con terreno umido ed elevata presenza di humus; lo si trova nei boschi lungo corsi d’acqua e stagni dove cresce raramente come singola pianta e si presenta in grandi cespugli coprendo intere zone. L’Alliaria petiolata ha bisogno di un po’ di luce per crescere; per questo motivo la si trova tipicamente ai margini del bosco, lungo i sentieri luminosi.
È importante sapere che i principi attivi, e anche il sapore di entrambe le piante si perdono abbondantemente essiccandole. Pertanto, vi consiglio di consumarle fresche in primavera, senza cucinarle, ogni giorno per 2 o 3 settimane come “cura”: si può preparare un pesto da accompagnare a un formaggio fresco o da spalmare sul pane, oppure una salsa verde o ancora in insalata. Indicativamente si dovrebbe mangiare circa 20 foglie di aglio orsino al giorno.
Indicazioni per la raccolta aglio orsino: foglie da marzo a maggi, fiori fine aprile a maggio, bulbi da giugno a febbraio. Per l’Alliaria petiolata: punte dei germogli, aprile-giugno, fiori a maggio, baccelli giovani, giugno e i semi giugno e luglio.
Le sue proprietà:
Nella medicina tradizionale, all’algio orsino e all’Alliaria petiolata vengono da sempre attribuite proprietà simili: le sostanze piccanti in essi contenute, gli oli essenziali, le vitamine, soprattutto A e C, i minerali e molto altro conferiscono loro effetti antibatterici, mucolitici, emodepurativi, antinfiammatori e diuretici. L’aspetto che personalmente apprezzo molto di queste piante è che stimolano il metabolismo e sono pertanto adatte per un’efficace cura disintossicante che faccio ogni primavera per liberarmi dai fardelli tipici dell’inverno come la stanchezza, la mancanza di energia e la debolezza del sistema immunitario. Se non avete voglia di mangiare ogni giorno piatti con l’ aglio orsino o l’Alliaria petiolata ma volete comunque approfittare delle loro proprietà benefiche, potete prepararvi un centrifugato di foglie fresche di queste due piante e berne un cucchiaio al giorno. Vi assicuro che dopo questa cura avvertirete ben presto un bellissimo effetto rivitalizzante e rigenerante: vi sentirete rifiorire. Arricchendo la vostra dieta con l’aglio orsino riuscirete addirittura a prevenire l’ipertensione e l’arteriosclerosi, esattamente come con l’aglio.
L’appellativo “orsino” è dovuto al fatto che gli orsi, ma anche i cinghiali, sono ghiotti dei suoi bulbi sotterranei e ne mangiano in grandi quantità.
L’aglio orsino (Allium ursinum) si trova in TM ( tintura madre), è noto per le sue proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antimicotiche.
Per uso cosmetico:
Trova largo utilizzo per il trattamento di acne e foruncoli.
Per uso interno:
Ottimo ricostituente delle forzi vitali dell’organismo, migliora la circolazione, rende elastici i vasi sanguigni ed è un ottimo alleato contro la pressione alta e il colesterolo.
Le tinture madri sono rimedi erboristici idroalcolici a base di erbe con ingredienti attivi. Dopo il raccolto, le erbe vengono schiacciate finemente e lasciate macerare per almeno una settimana in alcool biologico, la miscela viene mescolata giorno per giorno. La soluzione viene quindi pressata, decantata e filtrata per ottenere l’estratto di erbe. Ogni estratto ha proprietà uniche date dalla composizione unica degli ingredienti attivi.
L’aglio orsino è molto utilizzato in erboristeria, grazie alle sue numerose proprietà fitoterapiche. Per uso interno, tra le varie caratteristiche farmacologiche dell’aglio orsino, possiamo citare le azioni: L’aglio orsino è un depurante, ovvero esercita un effetto leggermente disintossicante sull’organismo; può essere molto utile in convalescenza o dopo le terapie farmacologiche.
-Previene o contrasta le infezioni e le infestazioni, soprattutto da batteri e vermi ragion per cui è utilizzato come conservante alimentare naturale e può anche favorire la remissione dalle infezioni e dalle parassitosi gastrointestinali. Tende a distruggere i microorganismi con cui viene a contatto, anche se applicato a livello cutaneo.
-Grazie al suo effetto broncodilatatore, l’aglio orsino riduce le conseguenze dell’asma e si rende utile soprattutto durante le reazioni allergiche stagionali e le patologie lievi del tratto respiratorio, raffreddore e tosse ecc.
-Riduce la pressione arteriosa, soprattutto in caso di ipertensione arteriosa primaria.
-Tende a ridurre la colesterolemia e a migliorare il rapporto tra il colesterolo cattivo e il colesterolo buono.
-Interviene all’aiuto di prevenzione nelle malattie cardiovascolari.
-Aumenta la secrezione di urina grazie a un effetto diretto e accelerante sulla filtrazione renale.
-E’ antipiretico,cioè facilita la riduzione della temperatura corporea; è quindi utile per abbassare la febbre.
Dosaggio:
Da 20 a 25 gocce diluite in una acqua, 3 volte al giorno per 3 settimane.
Consigli d’uso:
Conservare a temperatura ambiente, in un luogo asciutto e al riparo dalla luce.
Avvertenze consigliate:
Consigliamo di non superare la dose giornaliera indicata.
Importante:
Un integratore alimentare non può essere utilizzato in sostituzione di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano.
Modo d’uso:
Assumere 15 gocce 2-3 volte al giorno. Prima dell’uso richiedere indicazioni ad un professionista.
Per chi non ama assumere le tinture madri, esiste anche in forma di granuli, prodotti da Boiron o Schmidt Nagel.
Alliaria petiolata
Proprietà officinali: Antisettiche, Espettoranti
Principi attivi: carotenoidi, saponine, un olio essenziale solforato, mirosina sinigrina.
L’Alliaria ha la sua principale utilizzazione erboristica nelle affezioni dell’apparato respiratorio. E’ utile quale espettorante specialmente nelle tossi catarrali; giova agli asmatici. Per le sue proprietà antisettiche ha avuto applicazione tradizionale nella detersione di piaghe purulente, ferite e geloni ulcerati. L’ olio essenziale contenuto nella droga, e che le conferisce principalmente l’ attività, ricorda nella composizione e nell’odore, quello dell’Aglio comune e quindi ne limita l’impiego. Oggi dell’ Alliaria si possono beneficamente sfruttare le virtù benefiche sull’apparato respiratorio; le proprietà topiche, come gia detto nella parte generale, vanno sfruttate su pelle integra: giova, per esempio, applicarla sui geloni allo scopo di attivare la circolazione locale.
Uso interno:
la pianta intera fresca Per catarri bronchiali e per depurare l’organismo. Infuso – 3 g in 100 ml di acqua.
Uso esterno:
la pianta intera fresca Per i geloni. Infuso – 5 g in 100 ml di acqua. Applicare compresse imbevute di infuso sulla parte interessata.
Tutti questi prodotti omeopatici e fitoterapici potete trovarli presso la farmacia dove lavoro:
Farmacia Giardino, Dr. Realini F., Coldrerio.
Buona natura a tutti.
Paola