Nutriente e ricco di vitamine.
Questa pianta, conosciuta con il nome scientifico di Ocimum basilicum, viene coltivata generalmente durante la primavera e la stagione estiva: soffre, infatti, le temperature minori a 10°C. Il basilico è una delle piante aromatiche più conosciute, diffuse e apprezzate nel nostro continente e gli utilizzi del basilico nella cucina italiana ne sono una prova schiacciante. Questo piccolo arbusto annuale appartiene alla famiglia delle Lamiacee ed è caratterizzato da un fusto molto sottile che può raggiungere i 50 cm di altezza e da grandi foglie aromatiche dall’intenso colore verde.
Il basilico ha notevoli proprietà nutritive e salutari ed è ricco d’innumerevoli minerali e nutrienti tra cui la vitamina K e il manganese. È un’ottima fonte di rame e vitamina C, oltre che di calcio, ferro, acido folico e acidi grassi omega 3. Recenti studi hanno dimostrato che i benefici per la salute più caratteristici del basilico risiedono in due aree principali: gli oli volatili e i flavonoidi. Quest’ultimi contribuiscono a proteggere la struttura delle cellule e i cromosomi dai danni di radiazioni e dai danni ossidativi dei radicali liberi. Inoltre, altre ricerche di laboratorio hanno messo in evidenza le proprietà antibatteriche degli oli volatili del basilico e la loro efficacia nel ridurre la crescita di innumerevoli batteri, tra cui Listeria, Stafilococco aureo, Escherichia coli, e Yersinia enterocolitica.
Semina da metà aprile in cassette in luoghi caldi. Piantare successivamente a 5×5 cm. Trapiantare dal 20 maggio. Distanza 30×30 cm (attenzione alle lumache!); seminare in vasi per il balcone.
Terapeutico e curativo.
ll prezzemolo (Petroselinum sativum) è una pianta erbacea biennale che appartiene alla famiglia delle Apiaceae, con robusta radice a fittone bianco giallastra e carnosa. Le foglie sono lungamente picciolate, disposte a rosetta, di colore verde scuro, completamente glabre e hanno un contorno triangolare frastagliato, possono essere bipennatosette o tripennatosette.
È un’erba aromatica dalle innumerevoli proprietà terapeutiche e curative, visto il suo elevato contenuto di vitamine e sali minerali, che però con il calore della cottura si deteriorano. Un cucchiaio di foglie di prezzemolo tritate contiene la stessa quantità di vitamina C di una piccola arancia (pari ai due terzi del fabbisogno giornaliero). La vitamina C potenzia le difese immunitarie, rinforza il sistema circolatorio e fluidifica il sangue. Inoltre il prezzemolo è anche un’ottima fonte di betacarotene dall’azione antiossidante per la pelle; di calcio fondamentale per la remineralizzazione delle ossa, contribuisce a tenere in buona salute i capelli e le unghie. Le radici sono ricche di potassio, che conferisce alla pianta proprietà diuretiche e regolatrici della pressione.
La semina di questa piantina erbacea si può effettuare in vaso o in piena terra da Febbraio a Settembre, in fase di luna crescente (luna nuova), in qualsiasi tipo di terreno anche se è consigliabile utilizzare un terriccio soffice, ricco di materia organica e ben drenato.
Rilassante e balsamica.
La salvia (Salvia officinalis) è una pianta della famiglia delle Laminaceae. Molto usata in cucina per aromatizzare diverse pietanze, è in realtà utilissima anche per le sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e diuretiche.
Le foglie della salvia contengono principi amari, acidi fenolici, i flavonoidi e un olio essenziale (contenente tujone, cineolo, borneolo, linalolo, beta-terpineolo e beta-cariofillene). I flavonoidi (luteolina, salvigenina, genkwanina, cirsimaritina ed ispidulina), con svolgono un’azione estrogenica. La salvia viene, infatti impiegata in tutti i disturbi femminili come la sindrome premestruale e contro i disturbi della menopausa (in particolare le vampate di calore). Favorisce il flusso mestruale in caso di amenorrea, perché l’olio essenziale stimola il sistema ormonale femminile e quindi la comparsa delle mestruazioni. La salvia è utilizzata nelle affezioni dell’apparato gastrointestinale come rilassante della muscolatura liscia, in quanto esplica un’azione antispasmodica, utile in caso di intestino irritabile, spasmi all’apparato digerente o contro i dolori mestruali.L’acido carnosico e i triterpeni (amirina, betulina, acido crategolico ed acido 3-idrossi-ursolico) conferiscono alla salvia proprietà antinfiammatorie e diuretiche offrendo una buona risposta contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e mal di testa. I preparati a base di salvia sono efficaci per combattere tutte le forme di catarro grazie alla presenza dell’olio essenziale dalle proprietà antisettiche e balsamiche. Per questa ragione trova impiego nella cura delle patologie dell’apparato respiratorio in caso di raffreddore, tosse, mal di gola e febbre. Infine la salvia possiede anche un’azione ipoglicemizzante: un infuso a stomaco vuoto di salvia è utile nella cura del diabete, perché riduce il tasso di glicemia nel sangue.
Se partite dalla semina, potete avviare la coltivazione della salvia tra ottobre e novembre. Procedete riponendo i semi nei vasi, meglio quelli rettangolari, a distanza di 10cm gli uni dagli altri. Ricordate che la pianta mal sopporta i ristagni d’acqua per cui è bene annaffiarla solo quando il terreno è asciutto.
Antisettico e fluidificante.
Il genere Thymus appartiene alla famiglia delle Labiateae e comprende circa 350 specie di piante tra le quali il timo comune (Thymus vulgaris) originario del Mediterraneo Occidentale. Il Thymus vulgaris è molto diffuso sul territorio italiano, presente allo stato spontaneo o coltivato e, assieme al Thymus serpillum (noto come serpillo o timo cedrato), è il più utilizzato per le sue proprietà terapeutiche. Altre specie di piante del timo sono il Thymus Herba Barona (che ricorda molto l’aroma del cumino) e il Thymus citriodorus, dal caratteristico profumo di limone. Le foglie del timo sono piccole e allungate, di colore verde-grigio e ricoperte da una fitta peluria.
virtù del timo sono legate alla presenza di un particolare fenolo: il timolo, potente antisettico, antispasmodico e vermifugo.
Le sue proprietà antisettiche sono conosciute sin dall’antichità e nell’”Herbario novo”, un saggio rinascimentale sulle piante medicinali, il timo veniva consigliato, cotto nel vino, per combattere l’asma e le infezioni della vescica. Inoltre, fino al primo dopoguerra, la maggior parte dei disinfettanti più diffusi era a base di timo. Potente digestivo e carminativo, è efficace contro le infezioni alle vie urinarie e le infiammazioni dell’apparato respiratorio ed è un ottimo rimedio contro la tosse, asma, bronchite e raffreddore per le sue proprietà balsamiche e fluidificanti. Le caratteristiche aromatiche del timo sembrerebbero utili per contrastare il mal di testa.
Il timo è una pianta che naturalmente cresce in terreni aridi e soleggiati. Posizionate quindi la vostra piantina di timo in vaso in una zona in pieno sole. Il timo infatti è una pianta che non sopporta le basse tamperature, per questo è controidicato posizionarlo in zone ombrose o senza sole.